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In che modo il Design Thinking può supportare l’adozione di Gen AI? Se ne è parlato venerdì scorso al Politecnico di Milano in occasione del convegno “Design and Generative AI“.

Nuove competenze

“L’obiettivo è comprendere le nuove capacità e competenze che il Design Thinking dovrebbe adottare per padroneggiare le tecnologie digitali generative – si legge in una nota degli organizzatori – e riflettere su come il Design Thinking stia mutando ed evolvendo a fronte di un contesto sempre più complesso come quello che le aziende affrontano oggi giorno”.

L’importanza delle domande

Durante l’incontro, Lorenzo Piazzoli di Deloitte Digital ha detto che la qualità delle risposte dipende interamente dalla qualità delle domande che le vengono poste.

“All’intelligenza artificiale servono guardrail etici per non fare male – ha spiegato Paola Benanti di Poste Italiane – E l’etica la decide l’uomo”.

Gestire il super-potere

“Siamo di fronte a un nuovo super-potere e bisogna capire come gestirlo”, ha aggiunto Daniele Antonio Ferrari di Tangity.

“Con l’AI ci poniamo obiettivi ambiziosi: essere presenti e attori di ogni scelta che riguarda il cliente, dal prodotto all’esperienza, però con lo stesso budget dell’anno scorso”, ha concluso Luca di Tommasi di Vodafone.