19 03 2020
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Il coronavirus, che costringe tutti a stare a casa per contrastarne la diffusione, modifica le abitudini degli italiani. Qual è l’impatto sulla vita di tutti i giorni? E come si modificheranno i comportamenti anche in futuro? A queste domande ha provato a rispondere un’indagine di Nexplora.
Meno acquisti, più hobby
Dalla ricerca è emerso che nel prossimo futuro gli italiani prevedono di diminuire:
- gli acquisti per le cose necessarie (58%);
- l’utilizzo dei mezzi pubblici (53%);
- gli investimenti (43%);
- i risparmi (35%).
È aumentato, e la tendenza è destinata a proseguire, il tempo dedicato a:
- guardare la televisione (51%);
- ascoltare musica (46%);
- cucinare (43%);
- lavorare da casa (37%);
- videogiochi (27%).
Quasi un’ora e mezza al giorno davanti alla televisione
Una fotografia di quello che avviene è stata scattata anche da GroupM Research & Insight, secondo cui, da quando è iniziata l’epidemia, il tempo dedicato alla televisione è aumentato di 45 minuti, fino a toccare un’ora e 24 minuti al giorno. Il periodo preso in considerazione è quello intercorso tra il 21 febbraio e il 15 marzo.
L’incremento rispetto ai dati del 2018 è stato del 18%, con picchi maggiori tra i giovanissimi, costretti a stare a casa da scuola.
I programmi più seguiti sono risultati i telegiornali sia nazionali (+29%) sia regionali (+42%).
Ricerca di informazioni online, ma anche gaming
Cresce anche il tempo dedicato alla ricerca di notizie sul Web, triplicato in poco tempo. Nella settimana dal 2 all’8 marzo, sul podio salgono i siti del Corriere della Sera (22 milioni di contatti, +129%), la Repubblica (19,9 milioni, + 102%) e Il Messaggero (13,8 milioni, + 63%).
Non manca anche il momento ludico: il traffico delle app di gaming ha fatto registrare un balzo in avanti del 19,3%.
Brand, si può fare di più
Il monitoraggio di un’altra società di ricerche, Gkf, sottolinea che in questi giorni difficili gli italiani considerano i brand e le aziende ancora poco attive. Il messaggio è chiaro: sono indispensabili nuove strategie di comunicazione per fronteggiare una situazione eccezionale.
A casa cresce l’interesse per i contenuti mediali
L’analisi di Gfk ha evidenziato che:
- a essere più preoccupate sono le donne;
- la mobilità ha subito un forte rallentamento e, come prevedibile, i mezzi privati vengono preferiti rispetto a quelli pubblici;
- il maggior tempo trascorso a casa ha fatto aumentare l’interesse verso i contenuti mediali, anche a pagamento;
- nonostante i problemi di questi giorni, molti pensano alle ferie estive, anche per rifarsi dopo le difficoltà di questi giorni;
- il livello di fiducia degli italiani è alto verso il personale sanitario, mentre i media non ne escono molto bene.
Dati e ricerche