09 02 2024
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“Nel settore dei contenuti digitali durante la pandemia abbiamo assistito a un forte dinamismo dell’offerta, all’ingresso di nuovi player sul mercato e all’aumento della fruizione. Oggi si registra, invece, un consolidamento dell’offerta e segnali di maturità del settore”.
Questo lo scenario descritto da Samuele Fraternali del Politecnico di Milano, in occasione del convegno “Contenuti digitali: la tendenza dà forma al mercato”, che si è svolto a Milano.
La spesa cresce del 5%
In Italia, nel 2023 la spesa per il consumo di contenuti digitali è stata di 3,6 miliardi di euro, con un incremento del 5% rispetto al 2022. La ripartizione è stata tra video/intrattenimento (44%), gaming (42%), audio digitali (9%) e informazione/e-book (5%).
La raccolta pubblicitaria è stata di 776 milioni di euro, guidata da informazione/news e intrattenimento/musica.
“Oggi le persone sono sempre più connesse e digitalmente educate – ha sottolineato Fraternali – La sfida è fidelizzare e mantenere la base acquisita”.
Boom di podcast e audiolibri
Antonio Filoni ha presentato i risultati di un’indagine condotta da Bva Doxa da cui è emersa una crescita esponenziale di Smart Tv (+62%) e Smart Speaker (+30%), che hanno le potenzialità per crescere ancora.
Secondo l’indagine, i contenuti digitali sono distribuiti in questo modo:
- informazione e news (83%);
- video dei broadcaster (82%);
- video in streaming (81%);
- contenuti musicali (79%);
- magazine e riviste (54%);
- videogame (46%);
- podcast (45%);
- e-book (36%);
- audiolibri (30%).
A crescere maggiormente sono podcast (+22%) e audiolibri (+40%).
Il problema pirateria
Il 77% delle persone fruisce di almeno un contenuto a pagamento e i budget mensili per contenuti digitali sono:
- 10-25 euro (39%);
- oltre 25 euro (32%);
- 1-10 euro (27%).
I fattori più importanti nella scelta sono:
- il prezzo (68%);
- l’anteprima dei contenuti (58%);
- gli eventi che generano interesse (58%).
Ben il 31% delle persone ammette che, per evitare di pagare, fruisce di contenuti da siti e piattaforme non autorizzati. Questo dimostra che la pirateria continua a essere un problema da affrontare.
Contenuti sintetici, occorre trasparenza
Per quanto riguarda i contenuti sintetici, solo il 18% delle persone intervistate ha risposto di averne usufruito. La tipologia riguarda soprattutto musica e video (48% entrambi).
In quest’ambito molte persone (65%) chiedono la massima trasparenza e chiarezza e il 46% pensa che questi contenuti siano comunque di una qualità inferiore rispetto a quelli creati dall’uomo.
“La tecnologia è un driver di crescita e sarà sempre di più un differenziale competitivo – ha spiegato Fraternali – In particolare, alcune tendenze modificheranno gli equilibri e daranno vita a nuovi scenari competitivi”.
Le tendenze
I trend sono soprattutto tre:
- generative AI;
- Web 3;
- metaverso.
I cambiamenti maggiori riguarderanno tre settori;
- creation, production & management;
- commercialization;
- distribution, delivery & consumption.
“Nasceranno nuovi modelli di business – ha aggiunto Fraternali – Con l’intelligenza artificiale, ad esempio, si assisterà a riduzione dei costi, nuovi contenuti e impulso alla creatività. Ma bisognerà prestare attenzione ai problemi che potrebbero insorgere per copyright, norme e regolamentazione, diritti dei lavoratori, deepfake da gestire, quantità e qualità dei contenuti”.
Audio digitali, spesa in crescita
Nella sezione audio digitali, composta da musica, podcast e audiolibri, la spesa è sempre cresciuta negli ultimi anni. Nel 2023, è stata di 325 milioni di euro, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente. Nel valore assoluto dei contenuti digitali, però, impatta solo del 9%. L’86% è musica e il 13% audiolibri.
Il mercato cresce grazie alla digitalizzazione continua e all’aumento dei prezzi. Quasi la totalità della spesa deriva da abbonamenti.
Podcast alla ricerca di modelli sostenibili
Nei podcast il mercato è in continua espansione, ma fatica a trovare modelli sostenibili. A crescere a un tasso interessante (+15%) è il comparto degli audiolibri. Nella raccolta pubblicitaria la musica vale 51,4 milioni (+24%).
Il 79% delle persone fruisce musica, il 45% podcast e il 30% audiolibri. Questi ultimi hanno il tasso previsionale di crescita dei prossimi 12 mesi più alto: +12%.
Per quanto riguarda informazione ed e-book, incidono per il 5% sulla spesa complessiva delle persone. Il mercato vale 173 milioni di euro e l’anno scorso è cresciuto del 4%. Riguarda per il 52% l’informazione e per il 48% gli e-book.
Informazione trainata dalla cronaca
Nell’informazione gli eventi di cronaca aumentano il bisogno di notizie, mentre nel mondo e-book la formula principale è l’acquisto singolo.
La raccolta pubblicitaria vale 552 milioni di euro (+5%) e incide per il 76% sul totale. Oggi quattro italiani su cinque fruiscono di contenuti digitali informativi.
La Connected Tv continua a crescere
I video di intrattenimento valgono quasi 1,6 miliardi di euro e nel 2023 sono cresciuti del 7%. Il valore è quasi interamente riconducibile a formule di abbonamento.
In quest’ambito, la raccolta pubblicitaria vale 776 milioni di euro (+14% nel 2023) e si registra una crescente diffusione della Connected Tv, è destinata a proseguire.
L’82% delle persone fruisce di video su piattaforme e il 4% dichiara di volerlo fare nei prossimi 12 mesi. Il 62% fruisce di video a pagamento.
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