03 04 2023
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In Italia, il Garante della privacy ha sospeso l’uso della ChatGPT per rischi di violazione della privacy dovuti al trattamento dei dati degli utenti.
La decisione è temporanea e potrà essere rivista nel momento in cui OpenAI interverrà per risolvere i problemi sollevati dal Garante.
Prima del blocco, quanto veniva usata la ChatGPT? Come era valutata? Le risposte sono arrivate da uno studio di The Fool, digital intelligence company, basata su un’indagine condotta a febbraio tra 1.000 persone di un’età compresa tra i 16 e i 64 anni su dati di Gwi.
Un uso frequente
È emerso che la chat veniva usata dall’8% del campione e che il 75% degli utilizzatori la riteneva utile.
Il 48,5% non ne sapeva però nulla, il 21,4% ne aveva sentito parlare senza conoscere niente di preciso e il 21,1% sapeva in cosa consiste, ma non l’aveva mai usata.
Tra gli utilizzatori, molti la usavano almeno una volta alla settimana, spesso anche con frequenza giornaliera.
I timori sull’uso dell’AI
Non mancavano, però, anche le preoccupazioni: oltre un intervistato su due (58%) aveva manifestato preoccupazione per i risvolti etici dell’intelligenza artificiale.
In generale, il 41% teme che l’AI possa influire in modo negativo su artisti e creativi, ma c’è comunque un 40% convinto possa avere un impatto positivo sul mondo del lavoro.
Dati e ricercheTecnologia