03 10 2022
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I brand che utilizzano i dati in modo trasparente sono poi ripagati dalla fiducia dei consumatori. È quanto emerge dallo studio “Privacy by design: the benefits of putting people in control” realizzato da Google insieme a Ipsos.
Garantire la privacy
L’indagine, condotta su un campione di 20.000 europei, evidenzia come il 71% delle persone preferisca acquistare da brand che spiegano in modo chiaro quali dati raccolgono e per quale uso.
Non solo: oltre quattro intervistati su dieci si dichiarano disposti a cambiare brand in cambio di maggiore garanzie sulla privacy.
La regola delle tre M
Come devono comportarsi le marche? La regola consigliata è quella delle tre M:
- meaningful (chiedere alle persone come preferiscono che vengano utilizzate le loro scelte);
- memorable (mandare una mail specifica sulla gestione della privacy);
- manageable (chiedere consenso).
L’insieme di queste attività ha avuto come conseguenza un incremento del 37% della percezione di controllo, con maggiore fiducia della condivisione dei propri dati da parte delle persone (+11%), una migliore risposta emotiva (+27%) e più pertinenza percepita verso gli annunci pubblicitari.
Dati e ricerche