19 03 2024
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In Italia, per il 74% delle persone gli sviluppi futuri dell’AI sono imprevedibili. Lo rivela il Rapporto Censis sulla Comunicazione, giunto alla 19esima edizione.
I pro e i contro dell’AI
Secondo lo studio, esiste un’equa distribuzione tra ottimisti e pessimisti nei riguardi dell’intelligenza artificiale. Il 73,2% ritiene che non si arriverà mai a una forma di intelligenza assimilabile a quella dell’essere umano, mentre il 63,9% è molto preoccupato per la possibile fine dell’empatia umana.
Il 68,3% pensa poi che uno dei rischi maggiori sarà la difficoltà a distinguere vero e falso, con potenziali rischi per la democrazia (68,3%) e fine della privacy (66,3%).
Attenzione al linguaggio
Quest’anno lo studio del Censis ha sondato l’opinione delle persone sull’uso del linguaggio e i cambiamenti in essere.
Il 76,9% è favorevole a una regolamentazione del linguaggio dei media quando si parla dell’aspetto fisico delle persone, il 74,0% nel caso di differenze religiose e di genere, il 73,7% quando si tratta di orientamento sessuale, il 72,6% se è coinvolta l’identità di genere, il 72,5% in rapporto alle differenze etniche e culturali.
Per il 75,8% della popolazione i media non dovrebbero mai usare espressioni potenzialmente offensive o discriminatorie.
Esiste però anche un 69,3% di persone infastidite dal politically correct, considerato eccessivo e fastidioso.
Dati e ricercheTecnologia