05 10 2022
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In Italia cresce la propensione agli acquisti online, con un giro d’affari vicino ai 40 miliardi di euro, ma rimane la distanza da molti paesi europei.
L’analisi è della Commissione Ue, che in questa graduatoria ci colloca solo al 27esimo posto su 36. Meglio di noi fanno non solo Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna, ma anche la Grecia.
Il primato dei paesi scandinavi
La pandemia e il conseguente lockdown hanno costretto gli italiani a prendere maggiore confidenza con lo shopping sul Web, senza però colmare un gap ancora ampio.
Nel 2021, solo il 40% degli italiani aveva acquistato online negli ultimi tre mesi, contro una media del 60% nei paesi dell’Unione europea, con punte dell’80% nei paesi scandinavi e del 69% in Francia e Germania.
Nel nostro Paese, a salvarsi non sono neanche i giovani: tra i 25 e i 34 anni il 57% fa acquisti su Internet, mentre i coetanei europei arrivano in media al 75%.
Investire sulla digitalizzazione
Nonostante i passi avanti, in Italia esiste quindi ancora un ritardo digitale da affrontare, dovuto in parte anche all’età media della popolazione, maggiore che altrove.
Ma esiste anche un risvolto della medaglia da considerare: nel nostro Paese, la presenza di punti vendita è più capillare che altrove e si apprezza il rapporto personale. In questo contesto, il commercio svolge quindi anche un ruolo sociale che va comunque preservato per andare di pari passo con lo sviluppo tecnologico.
Dati e ricerche