01 09 2023
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Il Festival della Comunicazione festeggerà il suo decennale a Camogli da giovedì 7 a domenica 10 settembre con un programma ricco di eventi e ospiti qualificati.
A inaugurare l’edizione 2023 sarà sarà il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, con un intervento che ha per titolo “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”.
Da Mentana a Grasso
A seguirà prenderà la parola Enrico Mentana, che parlerà del rapporto tra informazione e memoria.
Il primo giorno dell’evento prevede anche lo spettacolo “La misteriosa fiamma della Regina Loana”, tratto da un romanzo di Umberto Eco, che dieci anni fu tra gli ideatori del festival.
Altri interventi in programma al Festival, sempre sul tema di quest’anno della memoria, sono quelli di Carlo Ginzburg su “Memoria, storia e criptomemoria”, di Domenico Starnone con “L’umanità è un tirocinio” e di Massimo Recalcati, che parlerà di memoria, lutto e nostalgia.
La relazione di Eraldo Affinati ha per titolo “Delfini, vessilli, cannonate-Cosa vuol dire oggi leggere e scrivere?”, mentre quella di Sahra Talamoci è “Il memorabile orologio della preistoria. Le ultime ricerche scientifiche sull’interazione tra noi e i Neandertaliani”.
E ancora: Dario Bressanini presenterà il suo manuale di autodifesa alimentare e Aldo Grasso spiegherà che “La televisione è un mito antico”.
A Federico Rampini, invece, il compito di spiegare che l’Africa è il luogo dove si gioca il nostro futuro.
Un punto di riferimento
Francesco Olivari, sindaco di Camogli, ha dichiarato: “Quando dieci anni fa, appena diventato sindaco, accolsi con favore l’idea di ospitare a Camogli il Festival della Comunicazione, intuendone il valore e l’originalità, n on avrei mai immaginato il grande successo del festival, che si tocca con mano e si respira nell’aria: soprattutto per l’apprezzamento dello straordinario patrimonio culturale e paesaggistico del nostro borgo. Posso dire con orgoglio che Camogli ha contribuito a far crescere una delle manifestazioni più importanti del nostro paese ed è cresciuta con essa, diventata ormai punto fermo di riferimento per comprendere e interpretare quello che siamo e che saremo”.
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