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14 11 2019

Smau Milano, solo le aziende digitalizzate saranno competitive nel mondo

Smau Milano ha lanciato il messaggio: solo le aziende determinate a trasformarsi digitalmente saranno in grado di competere a livello globale. È scritto nell’Assintel Report 2020, lo studio sul mercato Ict e l’evoluzione digitale in Italia, presentato in occasione della rassegna che si è svolta nei giorni scorsi a Fieramilanocity.

Secondo lo studio, questo è il momento per le imprese italiane di accelerare il processo di innovazione per trasformare il modello di business e abilitare prodotti e servizi in chiave digitale.

 

Mercato Ict in Italia in crescita

Ma quale momento viviamo, in termini di numeri? Lo ha spiegato Fabio Rizzotto di Idc Italia: “Quest’anno nel nostro Paese il mercato del settore Ict ha raggiunto un valore di 31,2 miliardi di euro, con un incremento del 2,3% rispetto all’anno scorso. Nel 2020, la crescita proseguirà fino a sfiorare i 31,5 miliardi di euro”.

Da un’analisi dello studio si nota che prosegue il calo della spesa delle aziende per i servizi di telecomunicazioni, in controtendenza rispetto all’Ict. A fine anno sarà di poco superiore ai 6,9 miliardi di euro, con una riduzione rispetto all’anno scorso.

Il motivo è dovuto alla forte competizione tra gli operatori sul mercato dei clienti finali e, in particolare, sui servizi di rete mobile. In ogni caso, nelle telecomunicazioni i servizi dati e internet banda larga e ultra-larga con capacità crescenti e banda minima garantita sono ormai diventati una componente essenziale nel percorso di digitalizzazione delle imprese.

 

Il 2020 sarà l’anno del Cloud e dell’intelligenza artificiale 

Con riferimento al mercato, il cliente risulta sempre più determinante e al centro dell’attenzione, mentre tra i fattori abilitanti emerge un ruolo sempre più importante del Cloud, tanto che il 2020 è già stato definito “L’anno del Cloud”. Tra i settori emergenti si segnalano anche Artificial Intelligence e Automation.

In generale, siamo ancora solo all’inizio di una rivoluzione in cui svolgono un ruolo preponderante automazione e interconnessione applicate agli scambi economici e ai processi aziendali tramite device, oggetti connessi, reti e sistemi intelligenti, in cui a essere più competitivo sarà chi avrà la capacità di utilizzare le informazioni.

In questo contesto, quali sono gli ambiti prevalenti di trasformazione digitale delle aziende italiane? Secondo Rizzotto, che con Idc ha condotto un’indagine su 1.000 aziende italiane, sono cinque:

  • ridisegnare il modello di business (40%);
  • valorizzare e monetizzare i dati (26%);
  • governare i talenti e le risorse umane (20%);
  • introdurre automazione nelle operation (19%);
  • gestire i canali digitali in modo integrato (15%).

Oggi esistono una serie di soluzioni e tecnologie a supporto dell’innovazione che riguardano sia l’hardware sia il software, ma l’Italia appare spaccata in due, in base alle dimensioni delle imprese.

In futuro, il Rapporto Assintel prevede che le grandi aziende focalizzeranno la loro attenzione soprattutto sul miglioramento della qualità e dei tempi di erogazione dei servizi IT, mentre le piccole si concentreranno su automazione e ottimizzazione dei processi. In tutti i contesti sarà comunque necessario, a livello di team ma anche di singola risorsa, un mix di competenze diversificate.

Il Rapporto Assintel stima che tra cinque anni l’economia sarà quasi interamente guidata dal digitale. I fattori che in prospettiva diventeranno sempre più importanti sono partecipazione, etica e sostenibilità.

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