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16 09 2021

Le aziende digitalizzate sono il 64% più produttive

Le aziende digitalizzate crescono di più e sono più economicamente sostenibili: il 64% sono più produttive rispetto a quelle che non hanno ancora fatto una vera digital transformation.

Questo è uno dei dati più interessanti contenuti nello studio “Digitalizzazione e sostenibilità per la ripresa economica dell’Italia” realizzato da The European House – Ambrosetti.

 

Il ruolo della sostenibilità ambientale e sociale 

Dalla ricerca emerge anche il ruolo sempre più importante della sostenibilità sia ambientale sia sociale. Tra il 2020 e il 2030, ad esempio, il digitale consentirà di diminuire fino al 10% le emissioni rispetto al 2019, con un impatto raffrontabile con quello delle energie rinnovabili. E il 64% delle aziende prese in considerazione considera la sostenibilità ambientale un pilastro della propria visione, anche se il dato scende al 47% tra le Pmi.

Un fondamentale abilitatore della sostenibilità è una cultura aziendale basata sulla digitalizzazione, come sostiene il 42% delle imprese intervistate.  In questo ambito,  lo smart working, diventato indispensabile durante il lockdown, avrà un ruolo fondamentale anche in futuro grazie alle molte aziende che continueranno ad adottarlo.  E secondo il 63,7% del campione della ricerca sarà il principale aspetto digitale per contribuire alla sostenibilità sociale.

L’88% delle imprese dichiara di avere sviluppato o pianificato iniziative per la sostenibilità abilitate al digitale, ma anche anche in questo caso la percentuale scende al 38% tra le Pmi.

 

Il 2021 è l’anno della discontinuità

“La crisi del Covid-19 ha alimentato il senso di urgenza rispetto alla necessità di una transizione verso forme di sviluppo più sostenibili, in cui crisi climatica e crescita delle disuguaglianze sono i due fattori di rischio principali. Il 2021 è un anno chiave per imprimere forti discontinuità rispetto al passato – ha detto Valerio De Molli, managing partner & Ceo di The European House – Ambrosetti – Non solo la digitalizzazione è in grado di imprimere un impressionante recupero di produttività del lavoro del 64% per le imprese più digitalizzate, ma abilita le imprese a dare un importante contributo alla sostenibilità”.

“Sotto il profilo ambientale il nostro modello stima un contributo del digitale alla decarbonizzazione di 37mln di tonnellate di C02 annue pari al contributo incrementale delle energie rinnovabili tra il 2020 e il 2030 e pari al 10% delle emissioni al 2019 – ha proseguito De Molli – Sotto il profilo sociale, oltre il 60% delle imprese conferma come le nuove forme di collaborazione abilitino maggiori livelli di benessere ed inclusione. In tal senso, il progetto “Smart Borgo”, proposto dai giovani che hanno vinto la challenge da noi realizzata, propone una concreta visione di come i giovani immaginano il proprio futuro lavorativo”.

 

Sostenibilità, digitale e inclusione sociale 

“Le tre grandi sfide per il rilancio del nostro Paese – sostenibilità, digitale e inclusione sociale – sono strettamente legate tra di loro e, investendo in maniera sinergica e strategica, possono creare un circolo virtuoso in grado di accelerare non solo la ripresa, ma l’evoluzione verso nuovi modelli di business e vita più sostenibili – ha commentato  Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia – Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare le strette correlazioni tra questi tre filoni, dimostrando i notevoli impatti che piani e iniziative in questi ambiti possono avere sulla crescita della nostra economia e del mondo del lavoro, nel pieno rispetto delle sfide ambientali e promuovendo in Italia una società più aperta e in grado di dare opportunità a tutti. Come Microsoft, siamo al fianco delle organizzazioni pubbliche e private con soluzioni, risorse e competenze volte a favorire la crescita del loro business in maniera sostenibile, a creare ambienti di lavoro più flessibili produttivi e inclusivi, oltre a supportarle nel creare professionalità al servizio delle nuove sfide. Il nostro impegno si inserisce anche sui temi della sostenibilità, sia in maniera diretta con un piano di riduzione del nostro impatto ambientale sia con soluzioni e iniziative volte ad aiutare imprese, enti e associazioni ad evolversi in modalità green. Siamo in un momento unico dove le opportunità di colmare i gap e ritornare a crescere ponendo le basi per un futuro migliore per il nostro Paese sono davanti a noi. Serve un impegno corale e condiviso dal mondo pubblico e privato per realizzare il Digital Restart dell’Italia”.

 

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