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In Italia, nel 2021 il mercato dell’Internet of Things ha registrato un valore di 7,3 miliardi di euro, con una crescita del 22% rispetto al 2020. Un incremento superiore alle aspettative di cui si è parlato oggi al convegno “Guardare oltre la ripresa: strategia e investimenti per l’Internet of Things”, organizzato dal Politecnico di Milano.

L’importanza dei servizi

“L’anno scorso è stato importante dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo grazie al miglioramento dei servizi – ha commentato Alessandro Perego del Politecnico di Milano – Le prospettive sono buone perché a questo si aggiunge il Pnrr, che prevede investimenti in tecnologia abilitate dall’IoT”.

Dai dati dell’Osservatorio sull’Internet of Things emerge che l’anno scorso i servizi hanno raggiunto un valore di tre miliardi di euro, con un incremento del 25%. A prevalere sono stati quelli di tipo informativo, energy management e manutenzione predittiva.

Tra i consumatori di IoT, il 77% è interessato a servizi aggiuntivi e il 64% è disposto a pagare di più per ottenerli. Le connessioni di Internet delle cose attive sono 111 milioni, di cui 37 milioni tramite cellulare e 74 milioni mediante altre tecnologie.

Un mercato potenziale da 30 miliardi di euro

“Dall’analisi dei singoli comparti emerge un lieve calo dello smart metering, che dovrebbe però tornare a crescere in futuro grazie soprattutto allo smart metering idrico – ha detto Giulio Salvadori del Politecnico di Milano – Incrementi significativi si sono invece registrati già l’anno scorso in settori quali smart building, smart factory e smart agricolture”. Questi ambiti hanno il vantaggio di essere guidati da ecobonus, superbonus 110% e piano nazionale di transizione 4.0. In prospettiva, ci sono poi anche l’auto connessa e la smart city.

“Il Pnrr creerà opportunità per l’IoT – ha concluso Salvadori – In particolare, per smart factory, reti idriche, strade sicure, piani urbani integrati, mobility as a service, efficienza energetica, prestazioni di assistenza domiciliare, gestione del rischio di alluvioni e del rischio idrogeologico A livello potenziale, nei prossimi anni il mercato si potrà sviluppare fino ad arrivare a un valore di circa 30 miliardi di euro”.