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06 02 2023

Intelligenza artificiale, mercato italiano da record

Nel 2022, il mercato italiano dell’intelligenza artificiale ha raggiunto un valore di 500 milioni di euro, con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente, a conferma delle grandi potenzialità del settore.

Se ne è parlato oggi a un convegno organizzato dal Politecnico di Milano, durante cui sono stati presentati i risultati dell’Osservatorio AI. Secondo lo studio, il 73% del dato complessivo sul mercato riguarda l’Italia e il 27% l’export.

 

Oltre la metà dei progetti viene realizzato

I settori più attivi sono banking, finance & payment, energy, resource & utility, manufacturing, insurance, telco & media.

“L’implementazione dell’AI ha riguardato per il 61% le grandi imprese e per il 39% le Pmi – ha spiegato Alessandro Piva del Politecnico di Milano – È interessante rilevare che oltre un progetto su due riesce a scalare e che il 42% delle aziende ha più di un progetto a regime”.

Il 19% delle aziende rientra nella categoria “entusiaste”, ma esiste anche un 14% ancora in ritardo. I motivi principali sono l’insufficienza del budget (30%) e il livello di digitalizzazione (24%), ma molto resta ancora da fare in termini di diffusione di una cultura aziendale specifica.

 

Le potenzialità della Chat GPT

Una tecnologia che rende più naturale e intuitiva l’intelligenza artificiale è la Chat GPT, che ha registrato un milione di utenti in soli cinque giorni.

La sigla sta per Generative Pretrained Transformer e rappresenta uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per fornire risposte a domande. Ha molte possibili applicazioni ed è progettata per simulare conversazioni tra essere umani.

“Con la Chat GPT si può potenzialmente anche scrivere una canzone per il Festival di Sanremo”, ha commentato Manuel Roveri, responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano.

 

I sette principi guida dell’Ue

A livello istituzionale, l’Unione europea si è occupata delle implicazioni etiche dell’artificial intelligence e ha definito sette principi da seguire:

  • intervento e sorveglianza umani;
  • robustezza tecnica e sicurezza;
  • riservatezza e governance dei dati;
  • trasparenza;
  • diversità, non discriminazione ed equità;
  • benessere sociale e ambientale;
  • accountability.

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