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20 01 2020

Europa digitale, occorre fare di più

L’Europa digitale segna il passo e l’Italia registra ancora diversi ritardi. È questa la fotografia che emerge dai primi dati relativi alla rilevazione Eurostat 2019 sulla Digital Economy and Society nel Vecchio Continente.

Le aree con maggiori criticità sono quelle delle competenze digitali, ancora inadeguate, e dell’innovazione nelle Pmi. Rimangono inoltre forti differenze tra alcuni paesi (ad esempio, il gap tra Bulgaria e Svezia è enorme) ed esiste un numero troppo elevato di cittadini europei – uno su tre – che non raggiunge neanche un livello basilare di uso delle nuove tecnologie

 

Pmi in ritardo nella digitalizzazione

Tra le Pmi il 77% ha un sito Web, ma si ferma solo alla vetrina online, senza sfruttare le reali potenzialità offerte dal digitale. Preoccupano non solo i mancati passi avanti, ma anche quelli indietro che, un po’ a sorpresa, riguardano la Germania.

Tra le Piccole medie imprese italiane si registra invece un miglioramento anche se il divario da colmare è ancora molto ampio. Per quanto riguarda l’uso dell’e-commerce, ad esempio, solo il 10% delle Pmi italiane è attivo online, un dato che ci colloca al penultimo posto in Europa davanti alla Bulgaria.

Occorre quindi accelerare con decisione lo sviluppo digitale. In particolare, le Pmi devono sviluppare nuove competenze e comprendere che in futuro l’alternativa non sarà più tra usare o meno la tecnologia, ma tra rimanere o meno sul mercato.

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