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24 02 2022

Crescono gli acquisti online in Italia: +21%

Continuano ad aumentare gli acquisti online nel nostro Paese, che nel 2021 raggiungono un valore di 39,4 miliardi di euro, con una crescita del 21% rispetto all’anno scorso. È quanto è emerso dagli ultimi dati dell’Osservatorio e-commerce B2c, presentati al Politecnico di Milano in occasione del convegno “E-commerce B2c: il futuro del Retail ha inizio qui”.

Secondo lo studio, quest’anno gli acquisti di prodotto raggiungono i 30,5 miliardi di euro e aumentano del 18%, meno però dell’anno scorso quando, complice anche il lockdown, avevano registrato +45%.

Gli acquisti di servizio segnano un’ottima ripresa (+36%) fino a toccare gli 8,9 miliardi di euro. Questa non basta, però, a colmare il gap rispetto al 2019, quando il settore valeva 13,5 miliardi.

 

E-commerce fondamentale per la crescita del Retail

Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, ha spiegato che anche a causa della pandemia l’e-commerce è diventato fondamentale per lo sviluppo del Retail. In particolare, in Italia già prima del Covid-19 era protagonista della crescita e innovazione del retail, ma dopo c’è stato un vero e proprio boom del digitale che ha coinvolto anche il comparto. I comportamenti di acquisto sono cambiati, così come la consapevolezza dei retailer sull’importanza dell’integrazione e collaborazione tra fisico e online.

 

L’importanza della trasformazione digitale nel commercio

 “La pandemia ha cambiato per sempre l’atteggiamento dei consumatori nei confronti degli acquisti online e fatto nascere cambiamenti che sono destinati a rimanere nel tempo – ha spiegato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Prima della pandemia il 70% dei rivenditori e grossisti non era organizzato per vendere su Internet, mentre nel 2020 l’e-commerce in Europa ha raggiunto un valore di 757 miliardi di euro, con incremento del +10 rispetto al 2019. Questo spiega come l’emergenza sanitaria sia stata la causa dell’esplosione dell’e-commerce e abbia evidenziato l’importanza della trasformazione digitale, che ha stimolato produttori, retailer e l’intero settore del commercio al dettaglio ad aprire nuovi canali di vendita online per intraprendere nuove soluzioni di commercio omnicanale”.

 

Italiani più consapevoli

Secondo Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio e-commerce B2c, oggi il commercio elettronico viene scelto in modo consapevole per gli acquisti quotidiani da sempre più italiani. Nel 2021. l’incidenza dell’e-commerce B2c sul totale vendite Retail è stata del 10%, contro il 9% del 2020. Nella sola componente di prodotto la penetrazione passa dal 9% nel 2020 al 10% nel 2021, con un a crescita più limitata rispetto al periodo compreso tra 2019 e 2020 (+3%). Nel 2021 è cresciuta anche l’incidenza della componente servizio, passata dal 10% all’11%”.

Per ipotizzare quale sarebbe stato il valore degli acquisti online senza la pandemia, è stato calcolato e applicato per il 2020 e 2021 il tasso di crescita medio annuale nel periodo 2016-2019, sia per la componente di prodotto (+23%) sia per quella di servizio (+8%). Il valore degli acquisti online ottenuto è stato di 36,6 miliardi di euro nel 2020 (contro i 32,5 miliardi registrati) e di 42,9 miliardi di euro nel 2021 (contro 39,4 miliardi). Senza il Covid è probabile che il mercato online avrebbe chiuso il 2021 con 3,5 miliardi di euro in più. Nonostante il pensiero comune, la pandemia ha quindi frenato la crescita generale dell’e-commerce, con alcune eccezioni come il settore Food & Grocery.

  

Le Pmi si avvicinano all’e-commerce

Rispetto al passato anche le piccole e medie imprese italiane si sono avvicinate alle vendite online, ma spesso senza un reale approccio alla multicanalità e basandosi solo su modalità di interazione online e su modelli di acquisizione dell’ordine tramite piattaforme social o di instant messaging. Alcune hanno aperto anche una vetrina sui marketplace.

“Oggi l’e-commerce permette nuovi equilibri e nuove modalità di interazione e di vendita in tutto il commercio, anche fisico – ha concluso Valentina Pontiggia – Basti pensare a sviluppo dei pagamenti digitali e biometrici, marketing one to one, personalizzazione del prodotto, cross e up selling mirato e possibilità di disaccoppiare il momento della vendita a quello del possesso. Tutto questo per l’Italia è positivo: l’e-commerce ha ora un livello di diffusione e sono state create le premesse di un processo continuo, pur se graduale, di integrazione tra offline e online”.

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