14 12 2021
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La digitalizzazione è una grande opportunità di crescita per le Pmi. Se ne è parlato in occasione di un convegno organizzato dal Sole 24 Ore, durante cui è stato sottolineato il ruolo fondamentale che può svolgere l’e-commerce.
Riccardo Mangiaracina del Politecnico di Milano ha ricordato che il valore mondiale del commercio elettronico b2c è di 3.400 miliardi di euro e quest’anno ha registrato un incremento del 17% rispetto al 2020.
In questo contesto la Cina pesa il 43%, gli Stati Uniti il 22% e l’Europa il 21%. Una differenza importante consiste nel tasso di penetrazione, che in Cina è del 28% e in Europa del 16%.
Italia, un mercato da 39,4 miliardi di euro
A livello europeo il mercato Uk vale 142 miliardi di euro, quello tedesco 73 miliardi e quello francese 59 miliardi. In Italia, nel 2021 l’e-commerce ha raggiunto un valore di 39,4 miliardi di euro, con una crescita del 21% rispetto al 2020. I prodotti valgono 30,5 miliardi e i servizi 8,9 miliardi.
A crescere a ritmi molto elevati è il food, che quest’anno ha registrato un incremento del 40%. In generale, la nostra bilancia commerciale online è più o meno in pareggio tra export e import.
Quanto la pandemia ha contribuito allo sviluppo dell’e-commerce nel nostro Paese? “L’impatto c’è stato, ma alla fine ha inciso nell’ordine del 10% – ha risposto Mangiaracina – A essere cambiata molto è la percezione del commercio elettronico che hanno i consumatori e i retailer. Le Pmi devono saper cogliere le opportunità digitali che derivano dai canali transazionali, ma anche relazionali. Quello oggi più utilizzato è il marketplace. I provider offrono soluzioni entry level per le aziende che si affacciano all’online e le Pmi hanno bisogno di formazione per utilizzare al meglio questi canali”.
La multicanalità come opportunità
Mariangela Marseglia di Amazon ha spiegato che la multicanalità ha assunto un ruolo fondamentale per il Paese. Oggi l’88% dei consumatori acquista su più di un canale e questa è un’opportunità anche per le Pmi, che devono colmare il gap ancora esistente e usare il digitale come leva di competitività.
“Le grandi aziende come Amazon devono aiutare quelle più piccole a usare gli strumenti digitali per essere più competitive”, ha concluso Mariangela Marseglia.
Le vetrine online del Made in Italy
Carlo Ferro dell’Ice ha ribadito che l’e-commerce è sempre un tema centrale e con buone prospettive anche per il futuro. “Alcune sfide strutturali, però, rimangono – ha detto Ferro – Da parte nostra cerchiamo di portare più imprese possibile online tramite l’alfabetizzazione digitale delle Pmi. E creiamo delle vetrine virtuali del Made in Italy per favorire l’export online”.
La fusione dei canali
Roberto Liscia di Netcomm ha detto che oggi assistiamo a una fusione di diversi canali. “I clienti, in particolare quelli che appartengono alla Gen Z, non fanno più grande differenza tra online e offline – ha detto Liscia – Quando entrano in un negozio vogliono vivere un’esperienza per certi versi simile a quella online. Ad esempio, chiedono di vedere anche i prodotti che non sono in negozio in quel momento e questo cambia sempre di più la professionalità di chi lavora in un punto vendita”.
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