09 11 2021
Take
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Sei italiani su dieci pagherebbero tre euro per la visita guidata a musei a distanza in compagnia del direttore o di un esperto, ma si registra un ritardo nella digital transformation e nell’attitudine a usa le innovazioni della tecnologia.
Lo evidenzia il rapporto Next Generation Culture, tecnologie digitali e linguaggi immersivi per nuovi pubblici della cultura, realizzato in collaborazione con Icom Italia.
Lo studio evidenzia una crescita del livello digitale dei musei, ma anche una carenza di risorse economiche ed umane specializzate. Il ritardo si avverte soprattutto nei piccoli musei, in cui la comunicazione è soprattutto mono-direzionale e con poca interazione.
Il decalogo da seguire
Per ovviare alle carenze il report propone un decalogo:
- essere digitalmente presenti;
- privilegiare la comunicazione per immagini;
- pensare i palinsesti e produzioni innovative;
- adattare la visualizzazione ai formati mobile;
- interagire e rispondere sempre al pubblico;
- rendere il museo un luogo della scoperta e dell’immaginazione;
- essere chiari negli obiettivi e dinamici nelle strategie;
- rafforzare la dimensione ludica del museo; sviluppare nuovi approcci narrativi e di storytelling;
- garantire un ascolto costante della propria audience.
Dati e ricercheTecnologia