19 10 2020
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Ri-connettiamoci: con questo messaggio si è presentata l’edizione 2020 di Engage 2020. Un’edizione online, che ha sottolineato come ci avviamo sempre di più verso un mondo immerso nel digitale.
“In questi mesi si consolidano pratiche determinate dalla diffusione del Covid-19 quali, ad esempio, i video-consulti con i medici, la richiesta online di assicurazioni RC auto e la gestione digitale degli investimenti – ha detto Lorenzo Facchinotti di Nielsen – La pandemia ha accelerato la ristrutturazione del path to purchase, che è stata ridisegnata”.
Internet decisivo nella scelta di oltre un terzo dei nuovi prodotti
Da una ricerca di Nielsen è emerso che Internet entra nell’acquisto dei nuovi prodotti nel 36% dei casi. Il 30% dei responsabili d’acquisto ha dichiarato di avere provato nuovi prodotti negli ultimi tre mesi e il 21% di avere visto la pubblicità (tra questi, il 70% sul Web).
In crescita la fiducia riposta negli influencer e la propensione all’acquisto, passata dal 62% al 66% da marzo a settembre. Aumenta anche l’intensità della spesa con e-commerce, non solo la sua estensione. Il 43% degli italiani ha dichiarato di avere aumentato la propensione agli acquisti online negli ultimi mesi e il 45% inizia a preferire i pagamenti digitali rispetto al contante.
Gli italiani utilizzano l’e-commerce per ottimizzare gli acquisti a 360 gradi. Le ragioni sono soprattutto:
- prezzi migliori;
- possibilità di fare acquisti in qualunque momento;
- possibilità di confrontare i prezzi di più prodotti;
- maggiore varietà/possibilità di scelta;
- risparmio di tempo.
Aumenta l’abitudine alla spesa quotidiana online: il 23% ha dichiarato di averla fatto per la prima volta negli ultimi mesi, il 37% è soddisfatto del servizio e il 14%, pur non avendo ancora acquistato alimentari online, è interessato a farlo nei prossimi mesi. È interessante rilevare che il 50% di coloro che hanno comprato online nell’ultimo mese dispongono di uno smart speaker. Anche nel settore finanziario cresce la confidenza verso i canali digitali soprattutto per chiedere assistenza.
Marketing predittivo per personalizzare la comunicazione
Nazareno Gorni di Mailgroup ha spiegato che il marketing predittivo è l’insieme delle strategie di marketing che, grazie a tecnologie di intelligenza artificiale, machine learning e Big Data, consente l’utilizzo di dati per attività di marketing personalizzate.
“La personalizzazione dei contenuti permette di aumentare lo scontrino medio del 48% – ha spiegato Gorni – L’approccio tradizionale del digital marketing spesso è basato su una sorta di sylos. Con il marketing predittivo tutto cambia e si può anche inserire sui siti contenuti raccomandati in base a ogni visitatore e alle sue preferenze”.
La realtà virtuale e aumentata è una delle tendenze
Giacomo Fusina di Human Highway ha spiegato che i trend più “caldi” nel digitale sono realtà virtuale e aumentata, ma tra i digital intensive prevale la marketing automation. Tra i formati, da qui a un anno si prevede una crescita del podcast e un calo della native advertising.
Gli ostacoli allo sviluppo del digitale continuano a essere la carenza di cultura e la confusione nelle metriche e nelle misurazioni. Le grandi aziende indicano come ostacolo anche la normativa sulla privacy, l’impatto negativo del Covid e i costi elevati del digital. Le piccole aziende rilevano invece scarsa viewability, AdBlocking e pratiche fraudolenti del sistema.
“Gli skill necessari alle agenzie per rimanere sul mercato nel prossimo decennio sono la capacità di declinare i brief su più piattaforme e un servizio meno esecutivo e più strategico-consulenziale – ha spiegato Fusina – Dopo la pandemia la comunicazione deve avere uno scopo più profondo e inclusivo. Il registro vincente della pubblicità sarà un mix di coraggio e speranza per il futuro”.
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