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14 09 2020

Festival della Comunicazione: il ruolo della socialità e la matematica applicata all’etica

Siamo animali sociali, abbiamo un senso solo quando stiamo insieme agli altri. Lo diceva già Aristotele e lo ha ribadito lo scrittore Stefano Massini, ospite del Festival della Comunicazione 2020 di Camogli.

“La socialità è fondamentale, ma durante il lockdown abbiamo assistito a un ribaltamento del concetto: è passata l’idea che ci si salva da soli, anche se di solito non è così – ha spiegato Massini – Ma è stato un fenomeno temporaneo, abbiamo bisogno degli altri perché questo ci genera delle reazioni chimiche positive”.

Esiste però una contraddizione, ha spiegato lo scrittore, spesso il “sapiente” è visto come una persona sola e la conferma si trova nella letteratura. Ma la domanda fondamentale è: crediamo davvero che l’essere umano sia in grado di fare qualcosa per un altro in modo del tutto disinteressato?

Un altro aspetto importante su cui riflettere è il giudizio degli altri, di cui siamo spesso ostaggio. C’è poi la tendenza a “copiare” altre persone con la falsa idea che si possa replicare nella propria vita quello che ha funzionato nella loro.

“Quello che manca nel rapporto tra noi e gli altri è il vero confronto, la comprensione reciproca – ha concluso Massini – Occorre sintonia e comunanza di linguaggio, altrimenti non funziona”.

 

L’etica come campo di applicazione della matematica

Il matematico Piergiorgio Odifreddi ha parlato dell’etica come uno dei campi di applicazione della matematica. “Può sembrare strano, ma già Platone e Aristotele lo sapevano”.

Per Platone “la vita giusta è l’arte della misura” e questo è già un concetto ispirato alla matematica, mentre Aristotele parlò di “giusto mezzo fra gli estremi” e di “comportamento ellittico e iperbolico”.

Secondo Odifreddi, esiste un’etica matematizzata basata su:

  • il metodo assiomatico di Spinoza (si creano modelli e teorie);
  • i teoremi di possibilità e limitazione (i teoremi non vanno considerati opinioni, ma fatti di cui discutere);
  • le teorie del comportamento (si possono trattare in modo matematico le preferenze individuali e collettive).

I precedenti storici sono illustri: già nel 1780 Bentham parlò di “calcolo felicitario” e “indice di piacere”; nel 1896 Pareto disse che non si può migliorare la propria posizione senza peggiorare quelle di qualcun altro; nel 1954 due premi Nobel come Arrow e Debreau sostennero che con due sole merci l’equilibrio esiste, con più di due no.

Un altro premio Nobel per l’economia, Amartya Sen, nel 1970 disse che libertà individuali ed efficienza sociale sono incompatibili e sette anni più tardi Harsanyi presentò una versione matematizzata delle teorie di Smith e Kant.

L’edizione 2020 del Festival della Comunicazione ha registrato 25mila presenze fisiche, con 227mila visualizzazioni online e 77mila visite uniche.

 

Appuntamento nel 2021 con il tema della conoscenza

“È un momento che potremmo definire difficile per la nostra storia dal dopoguerra a oggi. Nei giorni in cui si riaprono le scuole, e si riprende il lavoro con le necessarie cautele, fare il festival con tutti gli accorgimenti di sicurezza è stata una sfida impegnativa, ma anche una scelta vincente. L’edizione di quest’anno ha dimostrato che con serietà, competenza e professionalità possiamo ritrovarci tutti insieme anche in questa fase così particolare”, ha dichiarato Danco Singer, direttore del Festival.

L’edizione 2021 si svolgerà dal 9 al 12 settembre e sarà dedicata al tema della conoscenza.

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