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07 07 2020

E-Commerce: il lockdown ha accelerato la trasformazione già in atto nel Retail

I giorni dell’emergenza Covid-19 hanno di fatto accelerato un processo di trasformazione verso l’e-Commerce già in atto nel Retail. Rispetto al passato è maturata la consapevolezza di quanto sia necessario sviluppare un canale di commercio elettronico completamente integrato con l’esperienza fisica. È quanto emerso oggi al Webinar “e-Commerce & Retail: verso modelli più integrati”, organizzato dal Politecnico di Milano.

 

L’e-Commerce in Italia vale 22,7 miliardi di euro (+26%)

Riccardo Mangiaracina del Politecnico di Milano ha spiegato come in questi mesi si sia assistito a uno sblocco degli investimenti e a un aumento della consapevolezza che l’e-Commerce, a fianco del Retail tradizionale, è fondamentale.

Quanto vale l’e-Commerce b2c in Italia? Secondo i dati dell’Osservatorio del PoliMi, nel 2020 ha raggiunto i 22,7 miliardi di euro, con una crescita del 26% rispetto al 2019.

“L’incremento è da considerare ampio e non limitato solo al periodo di lockdown – ha commentato Valentina Pontiggia del Politecnico di Milano – La crescita riguarda tutti i settori merceologici a cominciare da elettronica di consumo, editoria, food & grocery e arredamento home living”.

Un altro aspetto significativo da sottolineare è che quest’anno la penetrazione dell’online sui consumi totali è stata del 7,9%, contro il 5,9% dell’anno scorso. Informatica ed editoria hanno avuto un tasso di penetrazione superiore alla media del mercato, mentre il food & grocery, pur avendolo inferiore, ha dimostrato di essere molto dinamico e con ottime prospettive di crescita. Importante l’incidenza dello smartphone sul totale dell’e-Commerce, pari al 56%.

 

La trasformazione verso l’integrazione omnicanale

“In questo momento per molti punti vendita i confini tra online e offline diventano sempre più sfumati – ha spiegato Valentina Pontiggia – Si assiste a un ridimensionamento dell’infrastruttura e all’integrazione omnicanale”.

Dalla ricerca è emerso anche che il 43% dei 300 Top Retailer presidia il canale mobile con un’app e il 56% è presente con un servizio di click & collect.

Le barriere allo sviluppo dell’approccio omnicanale sono considerate soprattutto l’organizzazione inadeguata (70%) e la carenza di cultura specifica (55%).

“Durante il lockdown si è assistito al potenziamento e alla nascita di nuove iniziative di e-Commerce, all’innovazione e potenziamento delle consegne, alla sperimentazione di nuove modalità di vendita – ha proseguito Valentina Pontiggia – Nel post lockdown ci sono state gestioni innovative degli accessi al punto vendita, nuove modalità di prova dei prodotti e di gestione di ordini e pagamenti, iniziative di integrazione omnicanale. Nel 2020 ci sarà una decrescita dei consumi degli italiani, ma stimiamo un incremento del 4,7% dei consumi online”.

 

L’acquisto online entra nelle abitudini degli italiani

Secondo Roberto Liscia, presidente di Netcomm, i consumatori si sono ormai abituati ad acquistare online e apprezzano sempre di più anche il pagamento digitale, che considerano veloce e sicuro.

“Il consumatore spinge verso l’omnicanalità, si è abituato ai servizi efficienti dell’online e ora li pretende anche nel negozio fisico – ha detto Liscia – Durante il lockdown abbiamo avuto in Italia due nuovi milioni di acquirenti online, soprattutto di alimentari e prodotti farmaceutici, e c’è stata l’esplosione del click & collect. Quando abbiamo chiesto a queste persone se proseguiranno a comprare sul Web anche una volta terminata l’emergenza, il 70% ha risposto di sì”.

Un altro fenomeno interessante registrato durante la pandemia è stata la crescita del proximity commerce, che riguarda i piccoli commercianti. E le Pmi? In Italia sono ancora in ritardo rispetto all’Europa e per recuperare terreno devono puntare su nuovi modelli: ad esempio, forme di aggregazione che consentano di fare investimenti adeguati per sviluppare l’e-Commerce.

 

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