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24 04 2020

Content Creator, lo storytelling nell’era del Covid-19

“Mike Bongiorno sta alla lingua italiana come il Covid-19 sta alla digitalizzazione. Una volta fu infatti la televisione a diffondere l’italiano quando molti parlavano ancora solo il dialetto, oggi è il coronavirus a favorire un uso del digitale più esteso”. Lo ha detto Luca Leoni, Ceo di Show Reel Media Group, intervenuto a un Webinar organizzato da Ciaopeople.

“Noi produciamo intrattenimento a sostegno dei brand con canali digitali e creator – ha spiegato Leoni – In questo periodo, in cui tutto è cambiato in tempo reale, i format sono stati ripensati. La community, dopo un iniziale disorientamento, ha risposto in modo positivo e ora ci poniamo l’obiettivo di diventare un canale editoriale”.

Secondo Leoni, negli ultimi tempi molti brand hanno ripreso coraggio. È il momento di cambiare il modo di comunicare, c’è voglia di essere utili. È un’opportunità per i brand che sapranno diventare anche un po’ editori. Per quanto riguarda i consumatori, ora vogliono sentirsi sempre di più una community.

 

In futuro più creator e meno influencer

Leoni ha poi mostrato un video realizzato con l’immagine di un’anziana che spiega come comportarsi per prevenire il contagio del coronavirus, diventato in poco tempo virale anche in 18 paesi.

“In questo periodo i creator sono diventati i protagonisti dell’intrattenimento – ha concluso Leoni – In futuro ci saranno sempre più creator e meno influencer e si proseguirà a usare l’ironia in modo ancora più responsabile, rimanendo però sempre se stessi”.

 

Scenari emergenti e nuovi contesti nel mondo post-Covid 19

Ma al di là del mondo della comunicazione, quali sono gli scenari economici che ci attendono? Se ne è parlato a un altro Webinar, organizzato dal Politecnico di Milano.

Secondo l’economista Fabio Sdogati l’attuale crisi sarà costosa e duratura. È stato uno shock globale che si può ripetere. Ci troviamo di fronte a una situazione più complessa rispetto al 2008 e il mondo del futuro sarà diverso da quello che abbiamo conosciuto finora. In questo periodo il ruolo dello Stato diventa più pervasivo e bisogna capire fino a che punto si può spingere.

Per Fabio Pammolli, professore di Finance and Management of Infrastructure Investment del Politecnico di Milano, le stime del Pil di quest’anno lasciano pensare che sarà difficile un rimbalzo uguale l’anno prossimo.

Giovanni Azzone, professore di Impresa e decisioni strategiche del Politecnico di Milano, ha sottolineato che siamo comunque di fronte anche a un’opportunità di cambiamento, basti solo pensare alla diffusione dello smart working. Secondo Azzone, bisogna ripensare anche la mobilità con interventi sistemici, senza limitarsi a interventi tampone.

“Ci troviamo di fronte a una complessità su scala globale – ha spiegato Giuliano Noci, professore di Strategy & Marketing del Politecnico di Milano – La tendenza sarà verso una deglobalizzazione. In questo contesto, si può prevedere un ruolo crescente della Cina e un’accelerazione della trasformazione digitale”.

 

 

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