19 02 2020
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Nel 2019, in Italia il mercato della Smart Home ha superato il valore di mezzo miliardo di euro, con una crescita del 40% rispetto all’anno scorso. È quanto è emerso ieri durante il convegno “Smart Home, dove c’è IoT c’è casa”, che si è svolto al Politecnico di Milano.
“La crescita, oltre a essere quantitativa, registra un’integrazione tra prodotto e servizio – ha detto Angelo Tumino, direttore dell’Osservatorio Internet of Things – Il Focus è sul servizio e non solo sugli oggetti connessi. Rispetto all’estero la crescita è allineata, ma il valore assoluto è molto inferiore a paesi come Stati Uniti, Germania e Francia, mentre è simile alla Spagna”.
Dalla sicurezza agli Smart Speaker
Quali sono i principali comparti della Smart Home? Gli investimenti maggiori riguardano la sicurezza (150 milioni di euro), con un 20% di utenti interessato a servizi di vigilanza e pronto intervento. L’integrazione tra i diversi oggetti (dalle telecamere ai sensori) cresce e in futuro avrà un ruolo sempre più importante l’intelligenza artificiale.
Gli Smart Speaker valgono 100 milioni di euro e il trend è in crescita in tutto il mondo anche per il loro utilizzo nell’ambito dell’assistenza alle persone.
Anche il mercato degli elettrodomestici smart è in crescita e nel 2019 ha riguardato in modo interessante quelli piccoli. In futuro, un ruolo importante lo avranno sempre di più i servizi associati agli elettrodomestici intelligenti.
Il comparto riscaldamento e climatizzazione vale 65 milioni di euro ed è in crescita del 44%, mentre l’illuminazione ha raggiunto i 35 milioni di euro.
A trainare l’innovazione sono le startup, ma anche le grandi aziende, e tra le applicazioni esplorate c’è anche il monitoraggio dei consumi.
Sono sempre di più i dati provenienti da oggetti connessi e diventa quindi importante capire come estrapolare valore da questo genere di informazioni.
Canali di vendita: crescono le telco
Per quanto riguarda i canali di vendita, i retailer pesano circa il 50% del mercato Smart Home e si registra una forte crescita delle telco, che pur avendo solo il 10% del mercato sono cresciute come volumi e ampiezza dell’offerta. Non incidono ancora molto, invece, assicurazioni e utility.
A che punto siamo con la conoscenza della Smart Home? La conoscenza tra i consumatori è salita al 68% e ha superato il termine domotica. Nell’età tra i 18 e i 34 anni si sale a un grado di conoscenza del 77%, mentre nella fascia di età 59-74 anni si scende al 56%.
Il 40% degli italiani possiede ormai un oggetto smart, ma solo l’11% è disposto a comprarne un altro nei prossimi 12 mesi. Questo anche perché spesso l’acquisto di questi oggetti non è pianificato, ma spesso avviene d’impulso.
Tra chi invece non ha mai comprato un oggetto smart le principali motivazioni sono:
- si tratta di oggetti troppo futuristici (26%);
- sono soluzioni non ancora mature (13%);
- non se ne capisce i reali benefici (11%).
L’utente è poi sempre più preoccupato per i suoi dati (54% dei casi). Per le aziende diventa quindi fondamentale garantire la privacy e la protezione dei dati scambiati.
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