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13 09 2024

Il lavoro come opportunità di equità

È sempre più necessario un cambio di passo e il lavoro deve diventare un’opportunità di equità per le donne, ma molto resta ancora da fare.

Questo è il messaggio lanciato ieri, in occasione della Giornata della parità, all’undicesima edizione dell’evento “Il tempo delle donne”, che si è svolto nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano.

Il gap nel mondo del lavoro

“Nel mondo dello studio ci sono stati molti progressi – ha detto Marilisa D’Amico, prorettrice delegata alla Legalità, Trasparenza e Parità di diritti dell’Università degli Studi di Milano – Esiste però ancora un gap da colmare nel lavoro, come emerge dai dati dopo cinque anni dal conseguimento della laurea”.

Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria Corriere della Sera e direttrice del magazine 7, ha ricordato che il 70% del lavoro di cura è sulle spalle delle donne.

“Esiste un conflitto di tempo e l’equità deve partire dalle relazioni, nelle coppie e nelle famiglie, perché è lì che si possono liberare i tempi delle donne, ma anche degli uomini – ha spiegato – L’idea di fondo è che non bisogna puntare a sottrarre dei privilegi, ma a moltiplicare le possibilità. Mario Draghi parla sempre di pari condizioni competitive da garantire e ha ragione. La parità deve però iniziare nelle case delle persone”.

Puntare sull’educazione

Per Anna Scavuzzo, vicesindaca e assessora all’Istruzione del Comune di Milano, bisogna investire sull’educazione per contrastare fin dall’inizio gli stereotipi di genere e di questo deve farsi carico anche e soprattutto il settore pubblico.

“È necessario un profondo cambiamento culturale con investimenti che consentano una migliore conciliazione tra vita e lavoro”, ha aggiunto Elena Lucchini, assessora alla Famiglia Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità della Regione Lombardia.

“Un aspetto che abbiamo riscontrato anche in ambito universitario è la frequente richiesta di part-time delle donne, che però significa anche minor reddito a disposizione – ha detto Marina Brambilla, rettrice eletta e prorettrice ai Servizi per la Didattica e agli Studenti Università degli Studi di Milano – Lo smart working deve quindi essere usato anche per affrontare questo genere di situazioni”.

L’importanza degli investimenti

Secondo Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e rettrice Università degli Studi di Milano-Bicocca, troppo spesso si corre il rischio di dire solo belle parole retoriche, ma per attuare delle strategie efficaci sono necessari investimenti.

“Per fare delle politiche attive su temi come la conciliazione famiglia-lavoro servono budget. La politica deve quindi mettere mano al portafoglio”, ha concluso.

I ritardi nel mondo della musica

Gianna Fregonara, giornalista del Corriere della Sera, ha introdotto la cantautrice e polistrumentista Francesca Michielin, ricordando alcuni dati sul mondo della musica: nel 2023, nella Top 50 degli album in Italia, solo cinque erano di donne e la prima classificata era Elodie, al ventesimo posto.

Nello stesso periodo, in Gran Bretagna c’erano sette donne nei primi dieci posti e la classifica di Billboard, che prende in considerazione diversi paesi, vedeva primeggiare cinque donne.

“In Italia, anche nel mondo della musica ci sono molti ritardi rispetto ad altri paesi, dove le donne sono ben rappresentate – ha detto Francesca Michielin – Esiste un problema culturale da affrontare: basti pensare nell’ambito della produzione musicale solo il 2,6% è rappresentato da donne ed è raro anche trovare direttrici d’orchestra. Purtroppo, le donne vengono ancora spesso percepite come meno autorevoli e bisogna lavorare molto per arrivare a superare questi bias”.

 

 

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