07 08 2024
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In Italia, la radio e la televisione continuano a svolgere un ruolo primario nel sistema media sia per l’aspetto economico sia per la relazione che instaurano con il pubblico.
I dati dell’Agcom
Il Rapporto annuale dell’Agcom parla chiaro: il comparto dei servizi media audiovisivi l’anno scorso ha raggiunto un valore di 11,5 miliardi di euro. In questo contesto, la tv ne vale ben 8,2, con un incremento dell’1,3% rispetto al 2022.
Meglio ancora ha fatto la radio, che in un anno è cresciuta del 5%.
Calano quotidiani e periodici
Giacomo Lasorella, presidente di Agcom, ha spiegato che sono “in calo progressivo e strutturale la quota cumulata di quotidiani e periodici che raccoglievano il 28,4%
delle risorse nel 2019 e si fermano ora al 22,6%. I persistenti elementi di difficoltà del settore nel suo insieme risultano, altresì, evidenti osservando l’incidenza dei mezzi di comunicazione classici sul Pil degli ultimi cinque anni. Si conferma, infatti, una generalizzata tendenza al ribasso alla quale concorrono tutti i comparti, seppure – come si è detto – con diversa intensità”.
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