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13 03 2024

Innovative payments, mercato e consapevolezza in crescita

“Nel 2023, in Italia il mercato innovative payments è cresciuto del 73% rispetto al 2022 e ha raggiunto un valore di 35,1 miliardi di euro. La maggior parte riguarda pagamenti fatti in negozio”.

Lo ha detto Matteo Risi, ricercatore Senior dell’Osservatorio Innovative Payments, intervenuto al convegno “Innovative payments: tra consapevolezza ed evoluzione digitale”, organizzato al Politecnico di Milano.

Buy now pay later

“Il 92% delle transazioni avviene in modalità contactless con smartphone o dispositivi wearable, ma c’è un 7% che avviene con altre app e un 1% tramite le vending machine – ha proseguito Risi – In Italia, gli utilizzatori sono 7,6 milioni e il transato per persona annuo è di 3.800 euro l’anno. Fuori dal negozio, il 51% riguarda l’online”.

Un fenomeno interessante da analizzare è il buy now pay later: il 62% lo conosce e il 14% lo ha già usato. L’anno scorso, il BNPL ha registrato un giro d’affari di 4,6 miliardi di euro, con una crescita del 70% rispetto al 2022. Le transazioni sono state circa 20 milioni.

Le quattro categorie

Giulia Spinelli, ricercatrice dell’Osservatorio Innovative Payments, si è soffermata sul punto di vista dei consumatori e ha spiegato che il tasso di utilizzo delle carte di credito in una settimana è del 71% tra chi li possiede, con un picco dell’80% in Lombardia.

Da un’indagine dell’Osservatorio del PoliMi è emerso che il 75% delle persone preferirebbe rimanesse il contante, ma la sua eventuale eliminazione sarebbe un problema solo per il 20%.

Le persone possono essere divise in quattro categorie:

  • cash lovers (sono il 28%, si tratta prevalentemente di casalinghe, disoccupati e professionisti);
  • consapevoli (34%, usano molto le carte, sono soprattutto pensionati senza difficoltà economiche);
  • sognatori (31%, hanno un livello di istruzione secondario o terziario, si caratterizzano per una propensione molto alta all’uso delle carte, ma non hanno dispositivi wearable);
  • innovatori (7%, il livello di istruzione è universitario, sono persone giovani che vivono soprattutto nei grandi centri urbani).

Se ci si limita ad analizzare il transato con tutti gli strumenti di pagamento digitale, anche non innovativi, i dati sono leggermente diversi perché la crescita è “solo” del 12%.

Un settore in continua evoluzione

Alessandro Perego, responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, ha spiegato che oggi quasi otto transazioni digitali su dieci in negozio avvengono in modalità tap & go con carte fisiche contactless o con dispositivi dotati di tecnologia NFC, che insieme raggiungono un valore di transato pari a 240 miliardi di euro.

“Il settore è in continua evoluzione e si registra la nascita di nuove tecnologie e servizi – ha commentato Umberto Bertelè del Politecnico di Milano – Evolvono la propensione delle persone a ridurre lo storico uso del contante a favore di modalità di pagamento alternative, privilegiando comodità e sicurezza, superando così l’idiosincrasia nei riguardi della tracciabilità. Un forte impulso è arrivato anche dalla pandemia”.

Secondo Bertelè, evolve allo stesso tempo l’atteggiamento dei merchant, che percepiscono come l’accettazione degli strumenti di pagamento più diversi sia una componente importante della qualità del servizio offerto alle persone. Ci sono poi una serie di potenziali benefici anche sul versante economico-gestionale.

Nel nostro Paese, la quota dei beni di consumo e servizi acquistati nel 2023 con strumenti di pagamento digitali è del 40% sui quasi 450 miliardi complessivi, con l’e-commerce che incide per il 12%. La crescita è moderata: nel 2022 la quota era stata del 39%.

L’Italia è solo 24esima nell’Unione europea e siamo ancora molto lontani dai paesi scandinavi, dove si registra oltre una transizione al giorno.

“Il momento del grande sorpasso del contante da parte degli innovative payments appare però sempre meno lontano”, ha concluso Bertelè.

I trend del futuro

Quali saranno i trend innovativi dei prossimi anni? “In futuro ci saranno nuove interfacce e servizi di front-end, interfacce e strumenti di back-end, e sistemi di pagamento – ha risposto Valeria Portale, direttrice dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano – Mi riferisco ad esempio all’AI, all’Open Api, all’Internet of Things, fino alle criptovalute e alle tecnologie blockchain”.

“Nell’ambito delle iniziative che ridisegnano l’esperienza del checkout in negozio, a novembre 2023 ha aperto a Verona il primo store dotato di intelligenza artificiale nel nostro Paese che consente ai clienti di prendere prodotti liberamente senza dover scannerizzare ogni articolo e di pagare automaticamente scannerizzando un Qr Code – ha detto Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments – Nel nostro Paese i wearable payments, già molto usati con gli smartwatch, si arricchiscono con anelli di ultima generazione; gli In-Car payments vedono l’arrivo di soluzioni per il pagamento dei rifornimenti del cruscotto, che vanno ad affiancarsi ad altre applicazioni legate al parcheggio già presenti sulle piattaforme multimediali utilizzabili dalla plancia dell’auto”.

“Guardando al futuro, l’introduzione di tecnologie innovative, schemi inediti e forme di valuta emergenti come il Digital Euro, unitamente a regolamentazioni in evoluzione, potrebbero rivoluzionare le dinamiche dei pagamenti e le interazioni tra consumatori ed esercenti – ha concluso Alessandro Perego – Questi cambiamenti finiranno per cambiare profondamente ruoli, relazioni ed equilibri all’interno di un mercato complesso”.

 

 

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