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In Italia, il mercato dell’AI continua la sua corsa: nel 2023 è cresciuto del 52% e ha raggiunto un valore di 770 miliardi di euro.

Questo il dato presentato dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano al convegno “AI al centro: novità, applicazioni e regole”.

I sei principali investimenti

Come prevedibile il settore è appannaggio soprattutto delle grandi imprese, che rappresentano il 90%.

Questa è la distribuzione degli investimenti:

• soluzioni per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (29%);
• progetti di interpretazione del linguaggio, scritto o parlato (27%);
• algoritmi che suggeriscono ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (22%);
• analisi di video e immagini (10%); 
• Process Orchestration Systems (7%); 
• Generative AI (5%).

Opportunità e timori

L’intelligenza artificiale è ormai entrata nel vocabolario degli italiani: ne ha sentito parlare ben il 98% e ritiene di avere una buona conoscenza della materia il 29%.

Solo il 43%, però, sa cos’è l’AI generativa e il 77% guarda con timore all’intelligenza artificiale soprattutto per le possibili ripercussioni in termini di occupazione.

Cosa fare per rispondere a queste preoccupazioni? Secondo Giovanni Miragliotta, direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence, solo con la giusta attenzione alle esigenze delle persone, alla formazione e a un’equa distribuzione dei benefici, si potrà davvero ottenere valore dallo sviluppo dell’artificial intelligence.