06 12 2023
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La comunicazione corporate è sempre più protagonista e sarà sempre più strategica in futuro per le aziende. Questo grazie al ruolo che svolgerà anche per promuovere temi quali sostenibilità, diversità e inclusione, tecnologia, formazione.
Questo emerge dallo studio “Leader della comunicazione 2023 – Il ruolo della comunicazione corporate in Italia“, realizzato da Ernst & Young.
L’importanza della reputazione
L’indagine contenuta nel rapporto, che ha preso in considerazione oltre 50 responsabili della comunicazione di aziende italiane e multinazionali, evidenzia che il 61% degli intervistati pensa che la comunicazione sia oggi adeguatamente considerata in azienda.
“La prima edizione della ricerca (novembre 2022) ha evidenziato una nuova consapevolezza sul ruolo sociale delle imprese e sulla loro centralità nel dibattito pubblico, con un ruolo sempre più centrale per la reputazione nello sviluppo e tutela del capitale reputazionale, legandosi così ai processi decisionali e strategici – si legge nel documento – Questa centralità si riconferma nel 2023: passato il balzo di rilevanza legato al Covid, l’attuale complessità riconferma il ruolo attivo delle aziende nel rielaborare il contesto e restituire risposte significative non solo al proprio interno, ma all’intera società, con la comunicazione quale strumento privilegiato per promuovere il dibattito e proporre soluzioni sostenibili e inclusive”.
Il posizionamento aziendale driver di racconto
La conseguenza di questa premessa è che per ben l’88% degli intervistati il posizionamento aziendale diventa il principale driver di racconto, più ancora della comunicazione commerciale (74%), superata anche dalla comunicazione interna (76%). Nonostante questo, i budget dedicati non crescono, ma rimangono stabili.
In generale, i brand sembrano volersi riappropriare dei temi corporate, che tornano centrali insieme a quelli ESG, oggi di grande attualità.
Il ruolo strategico dell’AI
Tra i responsabili comunicazione delle aziende, l’87% crede l’intelligenza artificiale sia destinata ad avere un ruolo strategico, ma per ora viene utilizzata in modo strutturato solo in un caso su dieci.
In particolare, si pensa che l’AI possa essere molto utile in ambiti quali il targeting accurato dei profili per determinate campagne di comunicazione e il monitoraggio e la valutazione dei risultati.
Il pensiero dominante è che i vantaggi e gli svantaggi dell’AI dispendano da chi la utilizza, con l’aspetto umano che rimane, quindi, determinante.
Il futuro dipende da trasformazione a autenticità
“Il futuro della comunicazione corporate si gioca su trasformazione e autenticità – conclude il documento – Proprio l’autenticità, chiave per il 59% dei responsabili, oggi non si dimostra soltanto con un solido storytelling ma passa da concretezza (49%) e capacità di execution di progetti legati all’impatto ambientale (74%) e alla centralità delle persone (62%). Quanto alla trasformazione, tra slanci di entusiasmo e qualche tratto difensivo, i comunicatori sembrano ottimisti sul potenziale che il nuovo motore tecnologico, abilitato dall’intelligenza artificiale, possa avere per aprire nuovi orizzonti per la comunicazione”.
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