06 12 2023
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Nei prossimi anni l’AI avrà un impatto significativi sullo sviluppo economico dell’Italia e nel 2026 toccherà un valore di 6,6 miliardi di euro, pari a circa il 2,7% del Pil.
La previsione è contenuta nel report “L’intelligenza artificiale in Italia – Mercato, innovazione, sviluppi” realizzato dal Centro Studi Tim in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.
L’impatto sulla Co2
Il contributo dell’intelligenza artificiale permetterà anche, tra l’altro, una diminuzione media annua delle emissioni Co2 del 2,6%.
“Per quanto il futuro sia imprevedibile, l’evoluzione rappresentata dall’intelligenza artificiale ci è stata annunciata da tempo – si legge nello studio – Scienziati, inventori, artisti e letterati del passato hanno immaginato e descritto società in cui l’uomo è affiancato da automi più o meno sviluppati in grado di svolgere attività in modo apparentemente indipendente ed autonomo. Replicanti dalle sembianze umane e
computer con una voce suadente in grado di interagire con un livello di conoscenza superiore rispetto alle persone di fronte a loro. E nonostante non esista una definizione universalmente accettata e condivisa dell’intelligenza artificiale (così come – più in generale – per l’intelligenza), il termine è stato coniato addirittura negli anni 50, un decennio fertile per la storia della tecnologia, da cui hanno preso le mosse Internet e la conquista dello spazio”.
L’AI generativa
“Oggi questo sviluppo, fino a ieri soltanto immaginato, è diventato più credibile grazie ai progressi nelle tecnologie dei big data e del cloud, alla disponibilità di reti in grado di fornire risposte in tempo reale, alla potenza di calcolo, all’evoluzione della robotica e della sensoristica che hanno reso smart gli ambienti domestici, le città, le fabbriche, le auto, oggetti ed abiti – si legge nell’introduzione – La novità rappresentata dall’intelligenza artificiale generativa, così definita perché in grado di creare diversi tipi di contenuti in risposta a specifiche richieste, rappresenta pertanto solo un gradino in più nel percorso, per quanto bisogna riconoscere che abbia avuto il merito di diffondere e rendere concreto tale sviluppo nell’opinione pubblica”.
Il ruolo degli operatori delle tlc
“La potenza, la pervasività crescente dell’AI e la sua potenziale applicazione a quasi tutti i contesti della vita quotidiana e del lavoro ci impongono di considerare tuttavia non solo gli aspetti tecnologici, ma anche il tema della governance di questa tecnologia al fine di evitare distorsioni ed impieghi improntati a comportamenti non etici. In questo quadro, gli operatori di telecomunicazione rappresentano un punto di riferimento importante per lo sviluppo di questa tecnologia. L’impiego dell’AI si è focalizzato prevalentemente su aspetti operativi, come ad esempio sulla gestione e l’efficientamento del traffico. Tuttavia, le potenzialità offerte dalle reti 5G e dall’Edge Cloud Computing, ad esempio nella trasformazione intelligente di ambienti urbani e di contesti produttivi, hanno permesso di aprire una differente prospettiva che sta guidando gli operatori di telecomunicazione verso un utilizzo più intenso di tale tecnologia”.
Dati e ricercheTecnologia