10 11 2023
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“Con l’AI siamo di fronte a una nuova era, è un cambiamento epocale. Il potenziale è enorme e oggi c’è l’opportunità di rendere l’intelligenza artificiale utile per tutti”. A dirlo è Simone Zucca di Google, intervenuto alla seconda giornata dello IAB Forum 2023.
Le tre aree di applicazione dell’AI in azienda
Secondo Zucca l’artificial intelligence ci aiuterà ad affrontare sfide complesse e ha tre grandi aree di applicazione nelle aziende:
- generare domanda per fare crescere il business;
- migliorare la produttività e amplificare le competenze;
- innovare lungo tutta la catena del valore.
“In particolare, nel marketing permette sempre di più di identificare nuovi clienti, realizzare contenuti in modo scalabile e prendere decisioni in modo più efficace”, ha aggiunto.
Per Giorgia Molajoni di Eni Plenitude il potere dell’AI è trasformativo e trasversale. “Aumenta il valore di tutte le attività che vengono fatte in azienda – ha spiegato – È però importante un approccio sistemico e governato. Non bisogna avere paura di usarla: a essere più pericolosa è la stupidità umana”.
Per sfruttare tutte le potenzialità dell’AI è quindi necessario usare bene l’intelligenza naturale, investire in formazione e utilizzare nel modo migliore i dati.
L’importanza dell’intelligenza naturale e della formazione
Anche per l’ex ministro Roberto Cingolani, ora a Leonardo, bisogna investire nell’intelligenza naturale.
“In Italia, la situazione del digitale è a macchia di leopardo – ha detto – Il Paese è forte nella capacità di calcolo, ma sulla memoria e la gestione dei dati siamo ancora indietro. Bisogna poi aumentare la consapevolezza digitale degli italiani. Le scuole devono essere in grado di aggiornare, ma bisogna prima aggiornare le scuole stesse. La ricetta è la collaborazione tra pubblico e privato e un’attenta attività di divulgazione”.
L’importanza della formazione è stata sottolineata da Fabio Vaccarono di Multiservity Group, che ha detto: “Nella graduatoria della formazione l’Italia è agli ultimi posti in Europa, come anche per il tasso di laureati. Questo penalizza il nostro Paese e occorre fare un salto in avanti perché è indispensabile avere competenze adeguate alle attuali sfide del mercato”.
Oggi si assiste a una contesa di talenti in cui entrano anche le Pmi, che hanno bisogno di un nuovo modo di fare marketing e applicare le tecnologie. Grazie all’intelligenza artificiale, le competenze del digital marketing sono al centro della competitività delle aziende.
“La formazione ha un ruolo fondamentale per guidare la trasformazione in atto”, ha concluso Vaccarone.
Il sound branding
La sound designer Chiara Luzzana di Noisetelling ha spiegato che il silenzio non esiste e tutto ciò che diamo per scontato è suono, anche il respiro e il battito del cuore.
“Il suono scatena emozione e l’emozione genera memoria, la quale a sua volta fa nascere affetto – ha detto – Per questo è importante creare il sound branding, un suono collegato ai brand che crea credibilità”.
Dopo questa premessa ha raccontato la sua esperienza con Swatch, per cui ha registrato i suoni di 2.400 orologi poi diventati musica, la colonna sonora dell’azienda presentata alla Biennale di Venezia.
Al termine, Chiara Luzzana ha presentato il suo libro “Tutto è suono” in un modo particolare: sfogliando le pagine ha ottenuto dei suoni, che una volta rielaborati con il computer sono diventati musica.
La sostenibilità del digital adv
Amy Williams di Good-Loop ha affrontato il tema della sostenibilità del digital advertising. “Bisogna imparare il Carbon Footprint Measurement – ha detto – Un quarto dell’attività sul Web è oggi collegata con il digital advertising e noi del settore abbiamo una grande responsabilità nei confronti del Pianeta e delle generazioni future”.
Oggi l’attenzione all’ambiente è importante anche in ambito commerciale e, a parità di prezzo e qualità, la sostenibilità fa la differenza nelle scelte.
Le scelte della GenZ
Un aspetto confermato anche da Nicoletta Besio di Twitch Italy, secondo cui i consumatori sono attenti alle spese, ma vogliono sostenere i brand in cui si riconoscono per i valori.
In Italia, questa attenzione è elevata: l’84% delle persone, contro una media globale del 71%.
Le cause più seguite sono trasversali, ma ci sono variazioni significative in base all’età: la Generazione Z, ad esempio, è più attenta ai temi sociali e ambientali, mentre i boomer guardano all’accesso sanitario e agli aspetti economici.
Il 60% della GenZ è disposta anche a pagare di più per sostenere brand sostenibili, dato che scende al 40% tra i boomer.
Per tre quarti della GenZ è importante che le aziende promuovano la DEI, ma meno della metà considera poi credibili i messaggi dei brand, a volte dopo aver anche verificato cosa fanno di concreto le aziende al loro interno.
La H-Farm International School
Giacomo Sintini, campione di pallavolo, ha raccontato come ha sconfitto il cancro per poi tornare a giocare. Da questa esperienza è nato il libro “Forza e coraggio”, in cui ripercorre la sua battaglia vinta con gli strumenti che gli ha dato lo sport: la capacità di fare squadra con i medici e la famiglia, oltre a una determinazione incrollabile.
Il suo intervento è stata la premessa alla presentazione delle H-Farm International School, una scuola che si prefigge di sviluppare curiosità, creatività e determinazione nei bambini anche tramite l’uso delle tecnologie più avanzate.
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