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03 11 2023

Italia digitale, luci e ombre

È un’Italia con aspetti positivi e negativi quella che emerge dal primo Rapporto sullo stato del decennio digitale della Commissione europea, che sostituisce il  vecchio Desi.

Bene il 5G, ritardi nelle competenze

Un Paese che ha fatto passi avanti sulla infrastrutture, è pronto ad affrontare la sfida del 5G, ma nello stesso tempo è ancora in ritardo sulle competenze digitali e sui servizi offerti.

Secondo lo studio, “L’Italia ha compiuto progressi significativi in termini di infrastrutture, ma si colloca al di sotto della media Ue per quanto riguarda le competenze e alcuni aspetti della digitalizzazione dei servizi pubblici. Le strategie adottate su cloud, blockchain, intelligenza artificiale e, recentemente, sulla sicurezza informatica, insieme alle riforme e agli investimenti previsti dal Piano di riprese e resilienza, creano un solido quadro normativo per realizzare una trasformazione digitale sostenibile e inclusiva”.

Investire nella formazione

D’altro canto, quasi un italiano su due (46%) non ha le competenze sufficienti per usufruire di tutti i vantaggi che offre la trasformazione digitale in atto, con tutti gli inevitabili ritardi sul Sistema Paese.

Quali le cause? Sono troppo poche le aziende che offrono una formazione specifica e il numero di laureati in Ict è inadeguato ad affrontare il grande cambiamento in atto.

Appare indispensabile, quindi, puntare sulla riqualificazione delle persone e sulla formazione di specialisti qualificati per restare al passo con i tempi e rimanere competitivi sul mercato internazionale.

 

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