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08 08 2023

Il Manifesto per la sostenibilità digitale

Un centinaio di top manager della Fondazione per la sostenibilità digitale hanno formato un gruppo di lavoro per mettere a disposizione di tutti le loro competenze.

Il risultato è stata la pubblicazione di un documento, il “Digital Sustainability Paper“, che contiene anche il Manifesto per la sostenibilità digitale.

Le sei aree di intervento

Gli esperti hanno identificato sei aree di intervento in cui intervenire per permettere alle tecnologie digitali di migliorare la vita delle persone:

  • ecosistema pubblico integrato;
  • ricerca scientifica e sostenibilità digitale;
  • formazione per la sostenibilità digitale;
  • infrastrutture e reti di accesso sostenibili;
  • cittadinanza digitale e partecipazione;
  • misurazione dello sviluppo sostenibile.

I nove punti del Manifesto

Questo è il testo del Manifesto per la sostenibilità digitale:

1. La trasformazione digitale non impatta solo sui processi cambiando il modo in cui si
fanno le cose. Tocca la loro natura profonda, ridefinendone il senso.
2. La trasformazione digitale sviluppa un cambiamento su persone, ambiente, società,
cultura, economia. Contribuire alla definizione della direzione di tale cambiamento è
una responsabilità comune. Gli sviluppi della tecnologia possono essere solo
parzialmente orientati o determinati. Il tentativo di comprendere le dinamiche della
trasformazione digitale, e di influenzarle, deve partire da questo assunto.
3. La definizione del ruolo del digitale nella società passa da due elementi: la direzione
che si può imprimere agli sviluppi delle tecnologie e la retroazione che esse producono
su persone, economia ed ambiente nel processo di cambiamento della società stessa.
Tali elementi sono inscindibilmente collegati e profondamente interdipendenti.
4. Non ha senso limitarsi alla domanda se la tecnologia faccia “bene” o “male”. La
tecnologia non è buona o cattiva. Ciò non vuol dire che non produca effetti nell’una o
nell’altra direzione. È fondamentale quindi interrogarsi sugli impatti negativi per
minimizzarli, ma concentrarsi su quelli positivi per valorizzarli, in un’ottica di «saldo
positivo».
5. L’impegno maggiore dell’uomo deve essere nel comprendere come la tecnologia sia
funzionale ad esso, e non il contrario. A tale scopo dobbiamo tentare di orientarne gli
sviluppi perché produca, strumentalmente, impatti positivi sulla società.
6. Il concetto di impatto positivo sulla società si concretizza nel contributo della tecnologia allo sviluppo di una società sostenibile.
7. I criteri di sostenibilità economica, sociale ed ambientale definiti dalle Nazioni Unite e consolidati in Agenda 2030 devono diventare un faro nelle scelte che determineranno
lo sviluppo delle tecnologie quali strumenti per costruire un futuro sostenibile.
8. Il sistema culturale, fatto di intellettuali, accademici, ricercatori, operatori
dell’informazione, attori dell’IT, deve promuovere la conoscenza degli strumenti
tecnologici favorendo lo sviluppo di consapevolezza diffusa in cittadini, istituzioni,
imprese, decision maker.
9. La storia dimostra come la tecnologia abbia migliorato le condizioni di vita delle
persone. L’operato dei decision maker deve essere quindi orientato a favorire il
massimo sviluppo tecnologico in un quadro interpretativo che – senza frenare il
progresso – lo orienti in una direzione compatibile e strumentale ad un mondo
sostenibile.

 

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