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07 10 2020

Made in Italy: the Restart

Made in Italy: the Restart”: questo è il titolo del convegno organizzato ieri dal Sole 24 Ore, durante cui si è discusso di come rilanciare il Paese dopo la pandemia partendo dai suoi punti di forza.

“La ripartenza dell’industria è decisiva per il sistema paese e un valore particolare assumono i settori dell’eccellenza italiana – ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio – È necessario uno sforzo comune per puntare su uno sviluppo sostenibile. Possiamo e dobbiamo superare la crisi e ogni parte della comunità ha il suo ruolo di responsabilità. In particolare, le imprese possono puntare su innovazione e qualità”.

Edoardo Garrone, presidente del Sole 24 Ore, ha detto che è fondamentale la ripartenza delle esportazioni, ma il bilancio dei primi sette mesi è di -14%. C’è però qualche segnale di schiarita e in passato l’Italia ha saputo superare momenti peggiori. Non bisogna però puntare solo sulle esportazioni europee, ma guardare ai mercati di Africa, Asia, Russia e ai paesi emergenti.

“Abbiamo uno spirito autocritico e questo ci porta spesso a sottovalutare i nostri punti di forza, tra cui il Made in Italy per cui siamo conosciuti e apprezzati in tutto il mondo – ha detto Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore – Abbiamo le capacità, lo spirito di innovazione, la creatività e la fantasia per rilanciare il Made in Italy e superare le difficoltà. L’Italia può e deve dare un colpo di reni per rilanciarsi”.

 

Un grande patto per l’Italia

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha detto “sul fronte nazionale occorre subito una strategia di medio e lungo termine per sostenere, rafforzare e recuperare la produttività. Un grande patto per l’Italia, che assicuri un forte sostegno alla ricerca e sviluppo, all’industria, alla crescita delle competenze e adotti una strategia di medio e lungo periodo”.

Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, ha detto che la ripresa ci sarà ma graduale e per poterla consolidare servono misure di stabilizzazione, di ristrutturazione dell’economia e anche una percezione da parte dei consumatori di rischi molto ridotti da un punto di vista sanitario.

 

Verso uno Statuto dell’impresa

Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, ha spiegato si deve parlare dei diritti dell’impresa. “Per questo uno dei collegati alla legge di bilancio che ho voluto inserire con il consenso di tutti i colleghi ministri è un disegno di legge su uno Statuto dell’impresa – ha spiegato – Ritengo sia importante iniziare a parlare di come garantire certezze a chi fa impresa”.

Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali, ha detto che appena sarà terminata l’emergenza il turismo internazionale in Italia tornerà imponente come prima, se non di più. Nel frattempo, dobbiamo però aiutare le imprese ad attraversare questo deserto. Sono state approvate molte misure di emergenza, ma occorre fare ancora di più perché la crisi si allunga e bisogna pensare agli investimenti per il dopo pandemia”.

Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha infine annunciato che l’elenco delle opere da commissariare è pronto e l’elenco dei commissari sta per uscire.

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