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21 02 2022

Information Security, priorità d’investimento per le aziende

Tra le priorità di investimento in innovazione digitale delle aziende al primo posto c’è l’Information Security. Lo rivela un’indagine svolta dal Politecnico di Milano, presentata oggi in occasione di un convegno.

Il titolo dell’evento – “Cybersecurity: don’t look up!” – ha preso spunto da un recente film di successo per sottolineare, con una metafora, come gli attacchi informatici siano come un meteorite che rischia di colpirci. Un pericolo da contrastare in tutti modi.

“La minaccia non è ancora sufficientemente compresa e si rischia di rispondere con troppa lentezza – ha spiegato Marino Corso del Politecnico di Milano – Occorre maggiore consapevolezza dei rischi e delle azioni necessarie”.

 

Italia seconda in Europa per attacchi

A livello mondiale, tra gennaio 2018 e giugno 2021 sono stati registrati 6.148 attacchi. Nei soli primi sei mesi dell’anno in Europa sono stati 261, di cui 143 in Italia. Solo il Regno Unito con 233 ne ha subiti meno, mentre in Francia sono stati 95, in Germania 75 e in Spagna 29.

“L’Italia spende ancora troppo poco per la cybersecurity – ha spiegato Gabriele Faggioli del Politecnico di Milano – Le vittime sono soprattutto Pubblica amministrazione e sanità per il 25% e manufacturing per il 12%. I sistemi di attacco più frequenti sono i malware, usati nel 37% dei casi, mentre le principali conseguenze sono estorsioni digitali, downtime di rete e interruzione di servizio, perdita o alterazione di dati aziendali, danno di immagine”.

 

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

In prospettiva futura sarà importante il ruolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale per una piena attuazione della disciplina in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Il suo obiettivo sarà promuovere azioni comuni e conseguire l’autonomia nazionale ed europea nel contrasto dei reati informatici.

“C’è tanta attesa – ha detto Gianluca Galasso dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – Questo contribuisce a stimolare una presa di coscienza per andare ad attuare strumenti che aiuteranno a migliorare le capacità difensive”.

Secondo un’indagine del Politecnico di Milano condotta su 635 aziende, il 53% ritiene necessario centralizzare il presidio delle tematiche di cybersecurity a livello nazionale, ma è in attesa di linee guida.

 

Cybersecurity, mercato in crescita

Come va il mercato della cybersecurity? In Italia, nel 2021 ha raggiunto un valore di 1,545 milioni di euro, con un incremento del 13%. Il comparto incide sul Pil per lo 0,08%. Ancora troppo poco se si pensa, per fare un confronto, che in Uk è lo 0,25%.

“La spesa in cybersecurity torna a crescere, anche se in ritardo rispetto ad altri paesi, e l’offerta del mercato aumenta”, ha detto Alessandro Piva del Politecnico di Milano.

Lo scenario è caratterizzato da:

  • ulteriore aumento degli attacchi;
  • consapevolezza della necessità di rafforzare le iniziative di sensibilizzazione rivolte al personale per le nuove modalità di lavoro;
  • revisione della strategia di gestione della sicurezza informatica definita in precedenza.

 

 

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